Qualora la Procreazione Medicalmente Assistita si rivelasse la scelta necessaria per conseguire la gravidanza, il centro di Udine, inserito in un ospedale privato accreditato, può attivare tutte le tecniche attualmente disponibili in Italia.
Si può trattare di prestazioni di primo livello (per esempio, l’inseminazione su ciclo naturale o indotto) o di secondo livello (FIVET o ICSI).
In questi casi, la paziente viene sottoposta a stimolazione ormonale sotto controllo laboratoristico ed ecografico (monitoraggio) così da aumentare la probabilità di successo utilizzando sempre la minor dose necessaria di farmaci.
Questa prima fase del percorso di procreazione assistita può essere condotto anche in uno dei tanti poliambulatori operanti nelle varie regioni italiane, e che sono in collegamento con il team di specialisti della Casa di Cura Città di Udine. La disponibilità di un Laboratorio estremamente avanzato dal punto di vista delle risorse tecnologiche ed umane, consente di avvalersi delle tecniche più idonee per aumentare le percentuali di successo delle procedure di fecondazione assistita, così come la possibilità di crioconservazione di ovociti (con il metodo della vitrificazione, atto a migliorare le performance post-scongelamento), spermatozoi ed embrioni. L’obiettivo è quello di limitare il più possibile il numero di stimolazioni ormonali necessari ad ottenere la gravidanza.
Va peraltro ricordato che la crioconservazione dei propri gameti costituisce l’unica modalità di preservazione della fecondità nei pazienti che debbono sottoporsi a particolari terapie (per esempio radioterapia e/o chemioterapia).
Una volta ottenuti gli ovociti, questi potranno essere fecondati in provetta (FIVET) eventualmente – in caso di severa sterilità maschile – ricorrendo anche alla ICSI (inserimento del singolo spermatozoo nella cellula uovo); l’embrione viene trasferito in terza giornata oppure – per ottimizzare le chance di successo in determinati casi – in quinta-sesta giornata, quando è già arrivato allo stadio di blastocisti (applicando tecniche di Laboratorio particolarmente avanzate).
L’attecchimento viene confermato dal test di gravidanza, dopo di che la gestante prosegue nel suo percorso esattamente come a seguito di un concepimento spontaneo.